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11.11.2025 | Bosnia ed Erzegovina, Sarajevo

Italia-Bosnia: cecchini italiani coinvolti negli omicidi. Anche italiani e altri europei hanno partecipato all’assedio serbo di Sarajevo

7.11.2025 | Diritti umani, Popoli indigeni, Russia, Russland

Russia: APM/GfbV critica l’introduzione delle festività dedicate alle popolazioni indigene definendola una pura farsa

30.10.2025 | Iraq, Minoranze religiose

15 anni dopo il devastante attentato alla Cattedrale di Baghdad (31 ottobre) – I Cristiani in Medio Oriente continuano ad essere minacciati

28.10.2025 | Diritti umani, Masai, Tanzania

Elezioni presidenziali e parlamentari in Tanzania (29 ottobre) – Si aggrava la situazione dei diritti umani dei Masai: aumento degli sfratti e della repressione

20.10.2025 | Armenia, Nagorno-Karabakh

“Ha contribuito in modo determinante al riconoscimento del genocidio degli Armeni” – L’Associazione per i popoli minacciati si congratula con Tessa Hofmann per il conferimento della Croce al merito

17.10.2025 | Marocco, ONU, Saharawi

Giornate di azione per il Sahara occidentale 2025: “50 anni di occupazione – 50 anni di resistenza”

16.10.2025 | Crimea, Russia, Russland, Tatari di Crimea, Ucraina

Escalation della persecuzione russa in Crimea: preoccupazione per donne tatare di Crimea arrestate

13.10.2025 | Popoli indigeni, Unione Europea

Ricatto invece di responsabilità – La commissione giuridica vota a favore di un taglio drastico alla direttiva UE sulla catena di approvvigionamento

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Riunione della NATO a Dayton (22 maggio). L’accordo di pace del 1995 ha urgente bisogno di riforme

Bolzano, Göttingen, 21 maggio 2025

Sede della Corte europea dei diritti dell'uomo a Strasburgo. Foto: CherryX, CC BY-SA 3.0

In occasione della riunione di primavera dell’Assemblea parlamentare della NATO, che si terrà domani 22 maggio a Dayton (Ohio), l’Associazione per i popoli minacciati (APM) ha inviato un appello urgente alla NATO, all’Unione Europea, al Consiglio per l’attuazione della pace e al governo della Bosnia-Erzegovina. L’organizzazione per i diritti umani chiede una riforma completa dell’accordo di pace del 1995. Trent’anni dopo Dayton, è giunto il momento di trasformare il cessate il fuoco in una pace giusta e democratica. Se l’Assemblea parlamentare della NATO vuole davvero stabilizzare i Balcani occidentali, deve ora adottare una chiara tabella di marcia per una riorganizzazione costituzionale e amministrativa della Bosnia-Erzegovina.

Nella lettera, l’APM chiede l’abolizione dell’ordine costituzionale e amministrativo basato sulle quote etnico-religiose, che ancora impedisce il funzionamento dello Stato, favorisce la corruzione e le spinte secessioniste e blocca le riforme urgentemente necessarie. Inoltre, tutte le sentenze pertinenti della Corte europea dei diritti dell’uomo, come nel caso Sejdić/Finci, devono essere applicate pienamente. Queste decisioni, così come il catalogo “Stato di diritto” della Commissione di Venezia, dovrebbero essere rese vincolanti nell’Allegato IV dell’Accordo di Dayton, in modo che i diritti politici non dipendano più dall’etnia. Il sostegno internazionale deve dare potere specifico alle autorità che si oppongono ai tentativi separatisti del Presidente della Repubblica Srpska, Milorad Dodik. Gli attacchi incostituzionali all’ordine dello Stato devono essere sanzionati in modo coerente.

Solo quando tutti i cittadini avranno pari accesso alla partecipazione politica, all’istruzione e alle cariche pubbliche, potrà emergere una cultura del compromesso che fermi l’esodo di massa dei giovani e consenta una crescita inclusiva. Finché le strutture esistenti impediranno l’autocorrezione democratica, le riforme rimarranno essenziali. La NATO deve quindi spingere per riforme costituzionali complete, assicurandosi che l’Alto rappresentante non imponga cambiamenti elettorali destabilizzanti.

L’appello completo è disponibile (in tedesco) in: www.popoli-min.it/wp-content/uploads/2025/05/GfbV_Appell_Dayton.pdf