Bolzano, Göttingen, 26 settembre 2024
Secondo l’Associazione per i Popoli Minacciati (APM), la morte di due membri dei Guarani-Kaiowá questo mese in Brasile evidenzia la drammatica escalation di violenza contro le comunità indigene. Il 18 settembre, un uomo di 23 anni è stato ucciso dalla polizia nella comunità di Antônio João, nello Stato del Mato Grosso do Sul, e pochi giorni dopo, il 23 settembre, è stato trovato morto un sedicenne. Secondo la polizia, la morte del sedicenne è stata un incidente, ma i rappresentanti indigeni sospettano che sia stata intenzionale. Nella comunità di Antônio João si sono ripetuti violenti scontri tra la comunità indigena, gli agricoltori e la polizia.
Dall’adozione di una legge nel dicembre 2023 che limita fortemente i diritti fondiari degli indigeni, gli attacchi alle comunità indigene in Brasile sono aumentati in modo significativo. È urgente un’indagine indipendente su queste e altre morti. “Questi omicidi non sono casi isolati, ma l’espressione di una pratica sistematica dell’agrobusiness criminale, legittimata dall’inazione dello Stato brasiliano”, spiega l’organizzazione ombrello dei popoli indigeni del Brasile (APIB).
La violenza in corso contro le comunità indigene non può continuare ad essere ignorata dal governo brasiliano e dalla Corte Suprema. Le attività criminali dell’agrobusiness, del traffico di droga e delle miniere illegali nei territori indigeni devono essere fermate. Tutti i governi europei devono esaminare con occhio critico le proprie relazioni bilaterali con il Brasile e impegnarsi attivamente per il rispetto dei diritti delle popolazioni indigene. I prodotti agricoli e le materie prime brasiliane che sono stati prodotti a spese dei diritti umani delle comunità indigene non devono più essere importati.
Nel dicembre 2023, in Brasile è stata approvata una legge che limita il riconoscimento dei territori indigeni alle aree che erano abitate al momento della promulgazione della Costituzione nel 1988. Sebbene la Corte Suprema brasiliana abbia dichiarato incostituzionale la legge, nota come “Marco Temporal”, il Congresso brasiliano l’ha approvata nel dicembre 2023, superando il veto presidenziale. I politici di destra stanno cercando di incorporare questo emendamento nella Costituzione. È stata presentata una corrispondente proposta di emendamento costituzionale (PEC 48/2023). “Questa proposta è un attacco diretto ai diritti fondamentali delle comunità indigene e favorisce cambiamenti o invasioni nei territori indigeni già delimitati”, avverte l’Associazione per i Popoli Minacciati.