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Italia-Bosnia: cecchini italiani coinvolti negli omicidi. Anche italiani e altri europei hanno partecipato all’assedio serbo di Sarajevo

7.11.2025 | Diritti umani, Popoli indigeni, Russia, Russland

Russia: APM/GfbV critica l’introduzione delle festività dedicate alle popolazioni indigene definendola una pura farsa

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15 anni dopo il devastante attentato alla Cattedrale di Baghdad (31 ottobre) – I Cristiani in Medio Oriente continuano ad essere minacciati

28.10.2025 | Diritti umani, Masai, Tanzania

Elezioni presidenziali e parlamentari in Tanzania (29 ottobre) – Si aggrava la situazione dei diritti umani dei Masai: aumento degli sfratti e della repressione

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“Ha contribuito in modo determinante al riconoscimento del genocidio degli Armeni” – L’Associazione per i popoli minacciati si congratula con Tessa Hofmann per il conferimento della Croce al merito

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Giornate di azione per il Sahara occidentale 2025: “50 anni di occupazione – 50 anni di resistenza”

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Escalation della persecuzione russa in Crimea: preoccupazione per donne tatare di Crimea arrestate

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Ricatto invece di responsabilità – La commissione giuridica vota a favore di un taglio drastico alla direttiva UE sulla catena di approvvigionamento

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35. anniversario del massacro di Tiananmen (4 giugno): la Cina falsifica deliberatamente la storia

Bolzano, Göttingen, 3 giugno 2024

Cina 1989, protesta studentesca a Piazza Tienanmen. Foto: Jiri Tondl, CC BY-SA 4.0

In occasione del 35. anniversario del massacro di Tienanmen, secondo l’Associazione per i Popoli Minacciati (APM), ancora oggi il Partito comunista cinese (Pcc) nega il massacro di piazza Tienanmen. I giovani cinesi non sanno nulla del movimento di protesta e del massacro che ha permesso al PCC di mantenere il suo potere. Nell’aprile e nel maggio 1989, centinaia di migliaia di studenti e cittadini cinesi scesero in piazza per protestare contro la cattiva gestione e la corruzione. L’esercito cinese schiacciò brutalmente le proteste pacifiche in piazza Tienanmen la notte del 4 giugno 1989.

A tutt’oggi, il governo cinese non si è assunto la responsabilità delle violazioni dei diritti umani commesse durante l’operazione militare. Al contrario, le autorità cinesi continuano a censurare sistematicamente qualsiasi riferimento alle azioni dell’esercito. Questa negazione della storia è una deliberata falsificazione della storia. Gli attivisti per la democrazia, come le Madri di Tiananmen, che dal 1996 inviano ogni anno una lettera aperta all’Assemblea nazionale, vengono repressi e perseguiti. I parenti delle vittime del massacro di Tienanmen chiedono un’inchiesta pubblica sull’accaduto, la punizione dei responsabili e il diritto di commemorare i morti in pubblico.

Quest’anno, almeno una delle fondatrici delle Madri di Tiananmen, Zhang Xianling, è sorvegliata a casa sua. Altre attiviste del 1989 sono state arrestate per presunti contributi “sediziosi” in relazione a una presunta “data sensibile imminente”. Il regime cinese è e rimane spietato. Per rimanere al potere, il PCC commette violazioni dei diritti umani e limita massicciamente i diritti fondamentali. L’APM chiede che i governi europei critichino con forza la soppressione della memoria del massacro e la relativa repressione.

La Cina sta anche limitando in modo massiccio la commemorazione del massacro a Hong Kong. “L’imponente cerimonia di commemorazione tenuta dagli abitanti di Hong Kong a Victoria Park, dove centinaia di migliaia di persone hanno acceso candele, è stata vietata dall’introduzione della legge sulla sicurezza del 2020. È quindi ancora più importante che i cinesi d’oltremare ricordino le vittime del massacro di Tiananmen in questo giorno. In tutto il mondo vengono organizzati eventi commemorativi: A New York, Londra, Tokyo, Melbourne, Amsterdam, Parigi e in molte altre città si tengono veglie, mostre e conferenze per condannare il crimine e onorare le vittime”, afferma Tienchi Martin-Liao, attivista taiwanese per i diritti umani e presidente di Sino Euro Voices.

Per commemorare lo sciopero della fame degli studenti del 1989, gli esuli cinesi in Europa hanno indetto una veglia di digiuno di dieci giorni, dal 26 maggio al 4 giugno di quest’anno. Sino Euro Voices e.V. sta organizzando una conferenza Zoom <https://us06web.zoom.us/j/82079704187?pwd=V3yEIi2sYwZ2Wj0pt7peaQ5SKGSul2.1> il 3 giugno, in cui attivisti internazionali, politici e accademici parleranno del massacro del 4 giugno.