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Violenza indiscriminata in Burkina Faso. Gruppi armati attaccano i civili in Burkina Faso

Bolzano, Göttingen, 14 giugno 2022

Burkina Faso: costruire la resilienza contro fame e malnutrizione. Foto: ©EC/ECHO/Anouk Delafortrie (CC BY-NC-ND 2.0)

Secondo i media, a Seytenga, in Burkina Faso, al confine con il Niger, diversi civili sono stati vittime di attacchi. Gli uomini armati hanno sparato indiscriminatamente, uccidendo chiunque corresse davanti a loro. Inoltre, numerose persone sono rimaste ferite e centinaia sono fuggite. Secondo l’Associazione per i popoli minacciati (APM), è probabile che i responsabili siano appartenenti a un’organizzazione islamista. I gruppi islamici armati sono molto attivi nei vicini Stati del Mali e del Niger e stanno prendendo sempre più di mira il Burkina Faso.

Le ideologie islamiste radicali trovano terreno fertile nelle regioni emarginate, dove parte della popolazione non vede prospettive. Questo è il caso di diversi Stati della regione del Sahel. Le milizie di reclutamento hanno gioco facile laddove la gente vive in situazioni precarie. Al contrario, questo significa che se la situazione delle persone migliora e vedono prospettive per il futuro, l’islamismo radicale e la violenza hanno molta più difficoltà ad affermarsi. Gli approcci alle soluzioni dovrebbero quindi includere miglioramenti concreti delle condizioni di vita delle persone che vivono nelle regioni interessate. Il Nord del Mali, ad esempio, è stato emarginato per troppo tempo.