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18.11.2025 | Cile, Mapuche, Popoli indigeni

Elezioni in Cile: favorito Kast, un radicale di destra. Nonostante la sconfitta di misura al primo turno, Kast vincerà il ballottaggio

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Risoluzione dell’ONU sul Sahara occidentale: l’autodeterminazione rimane in secondo piano

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Italia-Bosnia: cecchini italiani coinvolti negli omicidi. Anche italiani e altri europei hanno partecipato all’assedio serbo di Sarajevo

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Russia: APM/GfbV critica l’introduzione delle festività dedicate alle popolazioni indigene definendola una pura farsa

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15 anni dopo il devastante attentato alla Cattedrale di Baghdad (31 ottobre) – I Cristiani in Medio Oriente continuano ad essere minacciati

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Elezioni presidenziali e parlamentari in Tanzania (29 ottobre) – Si aggrava la situazione dei diritti umani dei Masai: aumento degli sfratti e della repressione

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“Ha contribuito in modo determinante al riconoscimento del genocidio degli Armeni” – L’Associazione per i popoli minacciati si congratula con Tessa Hofmann per il conferimento della Croce al merito

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Lettera aperta

Austria: Restituire finalmente la Corona di Piume

La delegazione zapatista. Foto: enlacezapatista.ezln.org.mx

Dalla fine di aprile, una delegazione indigena del Chiapas è in viaggio in nave verso l’Europa, in memoria della conquista e della distruzione dello stato azteco 500 anni fa. Il conquistatore Cortez e le sue truppe predatrici ricevettero l’ordine dall’imperatore asburgico Carlo V.

I rappresentanti degli zapatisti e del Consiglio Indigeno sono attesi a giugno nella città portuale galiziana di Vigo. La delegazione indigena sta progettando – pandemia permettendo – un giro in Europa. I discendenti delle alte culture indigene vogliono informare il pubblico europeo sulla politica di colonizzazione in corso dello stato messicano.

Sarebbe una bella notizia se il Weltmuseum di Vienna ricevesse la delegazione indigena. Il museo ospita una maestosa corona di piume di un sacerdote azteco. Si dice che nel 1519/1520 il sovrano azteco Montezuma II abbia donato questo ornamento allo spagnolo Cortez. È probabile che il massacratore spagnolo si sia fatto rubare la corona. Attraverso la corte spagnola, la corona di piume entrò in possesso dell’arciduca Ferdinando II del Tirolo alla fine del XVI secolo. La corona di piume entrò a far parte della collezione etnografica degli Asburgo.

La Repubblica d’Austria presume quindi che la Corona di Piume sia stata acquisita legalmente e che anche l’acquisizione dei beni saccheggiati sia stata legittima. In definitiva, però, si tratta di arte saccheggiata.

Per decenni i discendenti degli Aztechi hanno chiesto invano la restituzione della Corona di Piume. Tre richieste della SPÖ e dei Verdi che chiedevano la restituzione, la donazione e il prestito permanente (datate 11.5.2005, 7.3.2007 e 11.3.2009) sono rimaste senza risposta e sono state rinviate. Già nel 1996, il presidente federale Thomas Klestil aveva promesso la restituzione della Corona di Piume come segno di gratitudine per il fatto che il Messico era stato il primo paese nel 1938 a protestare nella Società delle Nazioni contro l’annessione dell’Austria da parte del regime nazista. Tuttavia, non è successo nulla.

Anche il presidente messicano Obrador ha chiesto formalmente all’Austria di restituire la corona di piume. Ma dovrebbe essere restituito ai popoli indigeni del Messico, non a un presidente che sta conducendo una guerra sporca contro le comunità indigene in Chiapas e in altri stati con forte presenza di popolazioni indigene.

Ci appelliamo all’Austria, al Presidente Federale, al Cancelliere Federale, al Presidium del Consiglio Nazionale e al Weltmuseum di Vienna perché venga restituita la Corona di Piume azteca ai popoli indigeni dopo 500 anni di esilio e alla delegazione indigena del Chiapas che è attesa in Europa alla fine di giugno.

Non continuate ad essere complici degli assassini e dei criminali di quel terribile passato. La restituzione è un atto di umanità e di riparazione simbolica. Restituite ai popoli indigeni del Messico ciò che appartiene loro.