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16.5.2025 | Popoli indigeni, Sami, Unione Europea

Elezione del parlamento indigeno Sámi in Svezia (18 maggio): i Sámi chiedono una reale codeterminazione e maggiore autonomia

16.5.2025 | Crimea, Russia, Russland, Russland, Tatari di Crimea, Ucraina

81 anni fa la deportazione dei Tatari di Crimea (18 maggio): la guerra in Ucraina mette ancora una volta a rischio la sopravvivenza delle popolazioni indigene

15.5.2025 | Cina, Dalai Lama, Tibet

30 anni dal rapimento del Panchen Lama da parte della Cina (17 maggio). L’Europa deve impegnarsi per il rilascio dell’autorità spirituale tibetana

13.5.2025 | Amazzonia, Masai, Popoli indigeni, Unione Europea

Il cancelliere Merz attacca la legge sulla catena di approvvigionamento: un’alleanza della società civile di oltre 90 organizzazioni lancia una petizione

12.5.2025 | Kurdistan, Minoranze, Syrien, Turchia

Scioglimento del PKK: manca ancora la volontà della Turchia di impegnarsi in seri negoziati di pace

7.5.2025 | Kurdistan, Minoranze, Siria, Syrien

In viaggio attraverso la Siria: Drusi e Alawiti in Siria temono un’escalation di violenza

2.5.2025 | Amazzonia, Masai, Popoli indigeni, Unione Europea

Earth Overshoot Day. I popoli indigeni soffrono in modo sproporzionato le conseguenze del consumo eccessivo di risorse

24.4.2025 | Crimea, Russia, Tatari di Crimea, Ucraina

L’accordo di Trump sull’Ucraina non porterà la pace. Gli attivisti per i diritti umani mettono in guardia dalle conseguenze per la popolazione indigena della Crimea

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Signor Grassl, cosa ci fa a Mosca? Ancora una volta lo sport sorvola su diritti umani e crimini di guerra

Bolzano, 8 gennaio 2023

Daniel Grassl nel 2019. Foto: David W. Carmichael - davecskatingphoto.com, wikipedia.

La Russia sta conducendo una guerra di sterminio contro l’Ucraina da quasi un anno. Ma mentre i giovani russi fuggono dal loro Paese a causa della guerra, il pattinatore Daniel Grassl al contrario si allena a Mosca. Secondo Rai Südtirol, Grassl si è “affidato” alla famosa allenatrice russa Eteri Tutberidze. Vuole prepararsi a Mosca per i Campionati europei di Espoo, in Finlandia, che si svolgeranno alla fine di gennaio.

Proprio in Russia, che dal febbraio 2022 distrugge sistematicamente villaggi e città ucraine, commette crimini di guerra e occupa parte del Paese. Davvero Grassl può allenarsi lì in tutta tranquillità?

La Russia del presidente di guerra Putin è l’aggressore. Dal 1999 al 2009, la Russia ha condotto una guerra contro la Cecenia; poco prima della fine della guerra cecena, le truppe russe hanno invaso la Georgia nel 2008; dopo la fine delle Olimpiadi invernali di Sochi nel 2014, Putin ha lasciato che la Crimea ucraina fosse occupata e ha istigato una guerra nell’Ucraina orientale con il suo esercito privato “Wagner”. Dal 2015 l’aviazione russa bombarda la Siria riducendola in macerie.

La Russia è un Paese in guerra, i suoi atleti non possono più partecipare alle competizioni internazionali: il paese è sottoposto a sanzioni.
Con la sua formazione a Mosca, Daniel Grassl sta minando le sanzioni occidentali. Un atteggiamento intollerabile, evidentemente sostenuto dalla Federazione Italiana Sport del Ghiaccio.