L’Associazione per i Popoli Minacciati (APM) condanna fermamente l’attacco russo all’Ucraina: non c’è nessuna giustificazione per l’aggressione della Russia. La guerra di Putin è una chiara violazione del diritto umanitario internazionale. La popolazione ucraina sta diventando una vittima delle fantasie di grande potenza di Mosca, senza che sia colpa sua. L’Europa ha ora il dovere di fare il massimo per fornire sostegno umanitario alla popolazione in Ucraina e di accogliere i rifugiati rapidamente e senza burocrazia.
L’affermazione di Putin che la sua invasione è per prevenire un genocidio è semplicemente una bugia. Nessuno sano di mente crede al genocidio dello stato ucraino. L’affermazione è un pretesto, svaluta il concetto di genocidio e ridicolizza le vittime di genocidi reali. In questo momento, gli ucraini stanno morendo perché il despota megalomane del Cremlino vuole così. Speriamo che un giorno Vladimir Putin si troverà davanti alla Corte penale internazionale dell’Aia per i suoi crimini. Questa guerra di aggressione contro uno stato sovrano viola il diritto internazionale e il Memorandum di Budapest, che la Russia stessa ha firmato nel 1994. Nel 2014, Putin aveva già usato l’accusa di genocidio contro la popolazione russofona dell’Ucraina orientale e della Crimea come pretesto per invadere la regione. Anche allora, l’APM non ha trovato prove per le sue gravi accuse.
Oltre a garantire una veloce accoglienza dei profughi si dovrebbero inviare rapidamente aiuti umanitari per le persone che rimangono in Ucraina. La comunità internazionale è ora chiamata urgentemente a imporre sanzioni efficaci e a impedire che le uccisioni e le espulsioni di massa in Europa si ripetano.