Bolzano, Göttingen, 15 gennaio 2025

L’Associazione per i Popoli Minacciati (APM) esorta il Presidente uscente degli Stati Uniti Joe Biden a porre fine ai quasi cinque decenni di detenzione dell’attivista indigeno per i diritti civili Leonard Peltier. In vista dell’imminente cambio di potere negli Stati Uniti, questa è l’ultima occasione per graziare finalmente l’ingiustamente imprigionato, molto anziano e gravemente malato Peltier. Joe Biden ha ora l’opportunità di dare un esempio di giustizia e riconciliazione, non solo per Leonard Peltier, ma anche per le relazioni tra i nativi americani e lo Stato americano.
Una grazia da parte del Presidente eletto Donald Trump sarebbe del resto piuttosto improbabile. Durante il suo primo mandato, Trump non ha fatto alcun passo in questa direzione. Non c’è motivo di credere che le cose cambieranno. Joe Biden è l’ultima speranza per Peltier. La grazia sarebbe un atto di umanità e giustizia.
Leonard Peltier, che soffre tra l’altro di diabete e problemi cardiaci e sta diventando sempre più cieco, potrebbe finalmente sperimentare la libertà e la dignità negli ultimi anni della sua vita se venisse graziato. L’ottantenne è stato condannato a due ergastoli nel 1977 per il suo presunto ruolo in una sparatoria nella riserva di Pine Ridge. Due agenti dell’FBI e un giovane membro dell’American Indian Movement furono uccisi. Peltier, che è stato condannato per omicidio, ha sempre sostenuto la sua innocenza. Il processo contro di lui è stato caratterizzato da prove discutibili e pregiudizi razzisti. Non gli è mai stata concessa la revisione della sentenza o un nuovo processo. L’iter giudiziario si è esaurito.
La grazia per Peltier sarebbe un segnale importante da parte del governo degli Stati Uniti che riconosce le sistematiche ingiustizie del passato ed è pronto a prendere provvedimenti per sanare queste ferite. Sostenitori di spicco come il defunto premio Nobel per la pace Desmond Tutu, artisti come Harry Belafonte e Robert Redford, numerosi politici del Parlamento europeo e del Congresso degli Stati Uniti chiedono da decenni la liberazione di Peltier. Anche James H. Reynolds, ex pubblico ministero coinvolto nelle indagini contro Peltier, si è espresso a favore della grazia.