Welcome at the website of Associazione per i popoli minacciati. Your currently used browser is outdated, probably insecure, and may cause display errors on this website. Here you can download the most recent browsers: browsehappy.com

News

Tutti
  • Tutti
  • 2025
  • 2024
  • 2023
  • 2022
  • 2021
  • 2020
  • 2019

16.5.2025 | Popoli indigeni, Sami, Unione Europea

Elezione del parlamento indigeno Sámi in Svezia (18 maggio): i Sámi chiedono una reale codeterminazione e maggiore autonomia

16.5.2025 | Crimea, Russia, Russland, Russland, Tatari di Crimea, Ucraina

81 anni fa la deportazione dei Tatari di Crimea (18 maggio): la guerra in Ucraina mette ancora una volta a rischio la sopravvivenza delle popolazioni indigene

15.5.2025 | Cina, Dalai Lama, Tibet

30 anni dal rapimento del Panchen Lama da parte della Cina (17 maggio). L’Europa deve impegnarsi per il rilascio dell’autorità spirituale tibetana

13.5.2025 | Amazzonia, Masai, Popoli indigeni, Unione Europea

Il cancelliere Merz attacca la legge sulla catena di approvvigionamento: un’alleanza della società civile di oltre 90 organizzazioni lancia una petizione

12.5.2025 | Kurdistan, Minoranze, Syrien, Turchia

Scioglimento del PKK: manca ancora la volontà della Turchia di impegnarsi in seri negoziati di pace

7.5.2025 | Kurdistan, Minoranze, Siria, Syrien

In viaggio attraverso la Siria: Drusi e Alawiti in Siria temono un’escalation di violenza

2.5.2025 | Amazzonia, Masai, Popoli indigeni, Unione Europea

Earth Overshoot Day. I popoli indigeni soffrono in modo sproporzionato le conseguenze del consumo eccessivo di risorse

24.4.2025 | Crimea, Russia, Tatari di Crimea, Ucraina

L’accordo di Trump sull’Ucraina non porterà la pace. Gli attivisti per i diritti umani mettono in guardia dalle conseguenze per la popolazione indigena della Crimea

Carica di più

Il Papa si reca in Bahrein: Francesco deve difendere la libertà religiosa

Bolzano, Göttingen, 2 novembre 2022

Panorama notturno di Manama, capitale del Bahrein. Foto: Navin Shetty Brahmavar, CC BY-SA 3.0.

L’Associazione per i Popoli Minacciati (APM) si appella a Papa Francesco, affinché si schieri a favore di una vera libertà religiosa durante la sua visita in Bahrein, che inizia domani. Sebbene i credenti cristiani non siano perseguitati in Bahrein, non hanno una vera libertà religiosa. Questo esiste solo quando tutte le persone hanno il diritto di cambiare la propria fede. I musulmani non hanno questo diritto né in Bahrein né nella maggior parte dei Paesi islamici. Inoltre, la dinastia sunnita degli Al Khalifa che governa il Bahrein cerca di distrarre dalla persecuzione della maggioranza sciita del Paese.

Quasi due terzi della popolazione locale sono musulmani sciiti e sono discriminati e perseguitati in modo massiccio, mentre la minoranza sunnita domina completamente lo Stato. La dinastia sunnita al potere cerca sempre di soffocare le proteste della popolazione sciita, anche con i carri armati dell’Arabia Saudita. Molti membri dell’opposizione sono in carcere. Qui prevalgono la tortura e i maltrattamenti. Il Papa dovrebbe dare un segnale e chiedere ai governanti di avviare un vero dialogo con la maggioranza della popolazione e di rilasciare tutti i circa 4.000 prigionieri sciiti dalle carceri. Contrariamente a quanto sostengono i governanti, non si tratta di una disputa interna islamica: si tratta della classica oppressione per governare. L’impegno nei confronti degli sciiti perseguitati in Bahrein da parte del Papa, che difende la libertà di fede come diritto universale, rafforzerebbe la credibilità del Vaticano.

In Bahrein, su una popolazione di circa 1,4 milioni di abitanti, circa 80.000 professano il cattolicesimo, la maggior parte dei quali immigrati per motivi di lavoro dal Sud-Est asiatico o dalle Filippine. In Bahrein ci sono due chiese, una costruita nel 1939 e l’altra nel 2021.