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Attacchi coordinati contro i drusi nel sud della Siria: l’APM/GfbV chiede un intervento internazionale

Bolzano, Göttingen, 14 luglio 2025

Tombe curde distrutte in un cimitero nella regione di Afrin occupata dalla Turchia, aprile 2025. Foto: Kamal Sido / GfbV

L’Associazione per i popoli minacciati (APM/GfbV) ha rivolto oggi un appello urgente all’Unione Europea, alla NATO, a Israele e ad altri Stati e organizzazioni internazionali, chiedendo misure immediate di protezione per la minoranza drusa nel sud della Siria. I nostri contatti nella regione di Suwaida riferiscono di attacchi mirati e coordinati contro le comunità druse. La situazione sta peggiorando drammaticamente. Abbiamo ricevuto richieste di aiuto dirette. Molte delle persone colpite vedono il nuovo governo islamista di al-Scharaa come il mandante di questa escalation. I combattimenti con i beduini saranno strumentalizzati per giustificare un intervento militare da parte di Damasco.

L’APM/GfbV chiede quindi:

* un’indagine internazionale indipendente sulle aggressioni alla popolazione drusa,
* misure di protezione da parte delle organizzazioni internazionali, tra cui le Nazioni Unite,
* sanzioni mirate e pressioni diplomatiche sul regime siriano e sui suoi alleati, qualora ne venga dimostrata la responsabilità,
* programmi di aiuti immediati per la protezione delle minoranze religiose, in particolare dei drusi.

Dopo i massacri della minoranza alawita sulla costa mediterranea, ora i drusi rischiano un destino simile. Se gli islamisti riusciranno a sottomettere con la forza anche questa comunità, molti temono che le zone curde nel nord della Siria saranno le prossime ad essere prese di mira.