Bolzano, Göttingen, 9 dicembre 2025
L’Associazione per i popoli minacciati (APM/GfbV) esprime preoccupazione per l’assegnazione del Premio Nobel per la pace alla politica dell’opposizione venezuelana María Corina Machado il 10 dicembre, nonostante la massiccia escalation militare degli Stati Uniti al largo delle coste del Venezuela.
Con María Corina Machado, il Comitato Nobel premia una politica che propugna un cambiamento radicale di regime e la privatizzazione totale delle risorse petrolifere e naturali venezuelane, oltre ad essere favorevole a un intervento degli Stati Uniti. L’assegnazione del Premio Nobel per la Pace a Machado, mentre Washington sta contemporaneamente creando una minaccia militare nei Caraibi e preparando apertamente un riordino politico ed economico del Venezuela, invia un segnale altamente problematico.
Nelle ultime settimane, l’esercito statunitense ha ripetutamente attaccato imbarcazioni venezuelane in acque internazionali. Allo stesso tempo, la situazione ai confini del Paese si sta aggravando: la chiusura unilaterale dello spazio aereo venezuelano ha recentemente portato a nuove tensioni con la Colombia e sottolinea la crescente regionalizzazione del conflitto.
Secondo il suo annuncio, il Comitato Nobel intende assegnare il premio a Machado “per il suo instancabile impegno a favore dei diritti democratici del popolo venezuelano e per la sua lotta per una transizione giusta e pacifica dalla dittatura alla democrazia”. Machado non rappresenta né la democrazia né un processo di transizione giusto e pacifico. L’intervento degli Stati Uniti da lei sostenuto costerebbe caro al Paese, che perderebbe la sua sovranità. Una vincitrice del Premio per la Pace che sostiene una tale linea è in palese contraddizione con lo spirito del premio.
Chi vuole promuovere la pace deve spianare la strada a una pace positiva, una pace che protegga i diritti della popolazione civile, delle popolazioni indigene e anche dell’opposizione. Né la repressione del regime di Maduro né gli interventi militari dall’esterno creano la pace. Essi riproducono modelli di violenza che da tempo caratterizzano l’America Latina. Il Comitato Nobel non deve permettere che questo importante premio diventi parte di questa dinamica.