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Cinque bahá’í detenuti illegalmente in Yemen da un anno. I bahá’í in Yemen devono essere finalmente rilasciati!

Bolzano, Göttingen, 23 maggio 2024

Il cimitero bahá'í di Yazd dopo la distruzione da parte del governo iraniano (2007). Foto: Taeedxy (Pubblico dominio)

L’Associazione per i popoli minacciati (APM) si batte per il rilascio di cinque membri della comunità religiosa bahá’í, detenuti da un anno dalle milizie Houthi nello Yemen. “Vi chiediamo di rilasciare tutti i prigionieri della comunità religiosa bahá’í nella vostra sfera di influenza”, ha chiesto l’APM in un appello in lingua araba alle milizie houthi a un anno ormai dal rapimento. La milizia Houthi controlla gran parte del nord del Paese.

Il 25 maggio 2023, uomini armati hanno preso d’assalto un raduno pacifico di bahá’í nella capitale dello Yemen, Sanaa, dove si sarebbe dovuto eleggere l’organo direttivo nazionale della comunità. Le forze armate arrestarono almeno 17 persone, tra cui cinque donne, e le fecero sparire con la forza. Un anno dopo, cinque bahá’í sono ancora imprigionati senza accusa né processo. Contrariamente alla promessa di rilasciare gli altri bahá’í durante il mese sacro del Ramadan, finora non è successo nulla. Chiediamo alle milizie houthi di revocare le restrizioni alla libertà di movimento dei bahá’í già rilasciati e tutte le altre restrizioni.

La milizia Houthi, di influenza sciita, è sotto l’influenza del regime islamista sciita in Iran e, come i governanti iraniani, sta agendo contro la comunità religiosa bahá’í. Il 2 giugno 2023, il Gran Muftì del gruppo Houthi, Shams al-Din Sharaf al-Din, ha tenuto un sermone durante la preghiera del venerdì nella capitale Sanaa in cui ha incitato i fedeli anche contro la comunità bahá’í yemenita. Il sermone è stato pubblicato anche su Internet. Tali sermoni portano a mettere gli uni contro gli altri i figli e le figlie del popolo yemenita, che da anni soffrono per la guerra.

In quanto gruppo islamista sciita, la milizia Houthi è in conflitto in molti luoghi con gruppi islamisti sunniti come Hamas, i Fratelli Musulmani siriani e l’IS, fino al punto di entrare in guerra. Tuttavia, i gruppi sono uniti dall’odio verso chi la pensa diversamente, in particolare gli ebrei e Israele. Sia gli Houthi che i mullah iraniani considerano i Bahá’í traditori e agenti di Israele. Questa accusa è infondata e serve a fomentare l’odio contro la pacifica comunità religiosa dei bahá’í.

La comunità religiosa bahá’í conta circa sette milioni di membri in tutto il mondo, tra cui alcune migliaia nello Yemen. In Europa la comunità bahá’í conta circa 6.000 membri in Germania e 3000 in Italia. La loro religione monoteista è stata fondata da Baha’ullah nel XIX secolo. I bahá’í vivono principalmente in India, Africa, Nord e Sud America e Iran. Sebbene abbiano buoni rapporti con le altre comunità religiose, sono vittime di discriminazioni e persecuzioni in Iran e in altri Paesi islamici.