Bolzano, Göttingen, 31 agosto 2023
L’Associazione per i Popoli Minacciati (APM) accoglie con favore le proteste dei Drusi in corso da dieci giorni nel governatorato a maggioranza drusa di as-Suwaida, nel sud della Siria. Siamo in stretto contatto con gli attivisti e i dignitari drusi della regione. Le loro proteste sono diverse da quelle di altre parti della Siria, come le aree a popolazione sunnita. Sono proteste pacifiche, senza slogan islamisti e senza infiltrazioni di islamisti siriani controllati dalla Turchia o dal Qatar.
Nella provincia e nella città di as-Suwaida, i manifestanti hanno bloccato le strade principali. Chiedono migliori condizioni di vita e la fine della corruzione e dell’arbitrio delle autorità statali. Si chiede anche che Assad si dimetta. Molti uffici del partito Baath di Assad sono stati chiusi. È sorprendente che Assad non abbia immediatamente respinto queste proteste. Ciò che lo frena è la preoccupazione di perdere il sostegno delle numerose minoranze del Paese, che insieme costituiscono la maggioranza della popolazione. In questo senso, le proteste nel sud della Siria offrono ai governi europei l’opportunità di ripensare la propria politica verso la Siria. L’UE tenere conto dei timori della maggioranza della popolazione, che teme un regime islamista se Assad dovesse perdere il potere. Ciò riguarda soprattutto i gruppi etnici drusi, cristiani, ismailiti, aleviti, yazidi, ma anche curdi e armeni. Anche gli arabi sunniti democratici del Paese rifiutano con forza il regime islamista favorito dalla Turchia e dal Qatar.
I manifestanti hanno criticato il governo in modo incredibilmente chiaro. Tra le altre cose, è stata chiesta un’amministrazione militare per proteggere la popolazione del governatorato di as-Suwaida da possibili attacchi del cosiddetto “Stato Islamico” (IS) e di altre milizie islamiste. Su alcuni manifesti, le persone mostrano solidarietà con i curdi nel nord della Siria. L’occupazione turca di Afrin è esplicitamente condannata su alcuni cartelli. Questa posizione democratica dei manifestanti sta portando a un’enorme ondata di simpatia e solidarietà in tutta la Siria. Le “Forze Democratiche Siriane” a guida curda, che controllano quasi un terzo del Paese, hanno dichiarato la loro solidarietà con la popolazione di as-Suwaida. Volevano raggiungere l’adempimento della Risoluzione ONU 2254. Questa richiede una transizione ordinata e pacifica in Siria.
As-Suwaida ospita gran parte della popolazione drusa della Siria, che conta circa 700.000 persone. Questa comunità religiosa in Medioriente conta circa un milione di fedeli e si trova anche in Israele, Giordania e Libano. Si definiscono “al-Muwahhidun”, cioè monoteisti. Un’altra autodefinizione dei Drusi è “Bani Maaroof”: Popolo delle buone azioni.