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Russia: APM/GfbV critica l’introduzione delle festività dedicate alle popolazioni indigene definendola una pura farsa

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15 anni dopo il devastante attentato alla Cattedrale di Baghdad (31 ottobre) – I Cristiani in Medio Oriente continuano ad essere minacciati

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“Ha contribuito in modo determinante al riconoscimento del genocidio degli Armeni” – L’Associazione per i popoli minacciati si congratula con Tessa Hofmann per il conferimento della Croce al merito

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Giornate di azione per il Sahara occidentale 2025: “50 anni di occupazione – 50 anni di resistenza”

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Escalation della persecuzione russa in Crimea: preoccupazione per donne tatare di Crimea arrestate

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Ricatto invece di responsabilità – La commissione giuridica vota a favore di un taglio drastico alla direttiva UE sulla catena di approvvigionamento

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Niger: ultimatum del gruppo terroristico Boko Haram. La minoranza cristiana rischia l’espulsione dallo stato del Niger

Bolzano, Göttingen, 14 giugno 2019

Campo profughi a Diffa in Niger. Foto: Sam Phelps/Caritas.

Scade oggi 14 giugno l’ultimatum lanciato dal gruppo terroristico Boko Haram lo scorso 11 giugno alla popolazione di fede cristiana della regione di Diffa nel Niger. Con l’ultimatum, fatto consegnare da un ex-ostaggio, si intimava i cristiani di Diffa di lasciare la regione entro tre giorni altrimenti sarebbero stati uccisi.

L’Associazione per i Popoli Minacciati (APM) raccomanda alle autorità del paese di prendere sul serio le minacce. Il gruppo Boko Haram da tempo non colpisce più solo in Nigeria ma ha esteso i suoi attacchi contro la popolazione civile anche nei vicini Ciad, Niger, Camerun e Burkina Faso. Solamente pochi giorni fa, lo scorso 2 giugno, le forze di sicurezza del Niger sono riuscite ad evitare all’ultimo minuto un attacco suicida a una chiesa di Diffa. Un terrorista munito di cintura esplosiva e altre armi è stato fermato e arrestato poco prima di riuscire a farsi esplodere.

L’APM è molto preoccupata per l’aumento dell’influenza esercitata da gruppi terroristici di stampo islamico in Africa occidentale. Gli attacchi di Boko Haram mirano in primo luogo a destabilizzare le istituzioni e la stabilità dei paesi dell’Africa occidentale, minando le basi della convivenza finora sostanzialmente pacifica tra i fedeli delle diverse religioni. In Niger, a maggioranza musulmana, vivono attualmente circa 65.000 cattolici e protestanti.

Dopo gli accadimenti del gennaio 2015, quando in tutto il paese vi erano state numerose manifestazioni di protesta contro le caricature di Maometto del giornale francese Charlie Hebdo e che nella capitale Niamey e nella città di Zinder erano sfociate in un’ondata di violenza causando la morte di dieci persone, le autorità del paese e le comunità ecclesiastiche di entrambe le fedi sono molto impegnate per mantenere e promuovere la pacifica convivenza religiosa. Purtroppo nel 2016 e nel 2017 il Niger ha subito altri attacchi terroristici di stampo islamico in cui è stato appiccato il fuoco e sono state distrutte diverse chiese cattoliche e protestanti.