Bolzano, Göttingen, 18 luglio 2025

Il 20 luglio 1999 è iniziata la persecuzione sistematica dei praticanti del Falun Gong in Cina, dopo che il movimento teista e indipendente dallo Stato era diventato sempre più popolare e influente nel corso degli anni. In questa occasione, l’Associazzione per i popoli minacciati (APM/GfbV) ricorda la continua repressione da parte del regime cinese. La persecuzione del Falun Gong è un crimine di Stato continuo che causa sofferenza ogni giorno, anche oltre i confini della Cina. I praticanti del Falun Gong continuano ad essere arbitrariamente arrestati, torturati, condannati a lunghe pene detentive e vittime di lavori forzati e prelievo di organi. Solo nel 2023, secondo il Dipartimento di Stato americano, almeno 188 praticanti del Falun Gong sono morti a causa della repressione. Ad oggi sono stati documentati 5.238 decessi, ma il numero reale potrebbe essere molto più alto.
La Cina persegue sempre più i suoi oppositori interni a livello transnazionale. I praticanti del Falun Gong e i loro familiari sono sorvegliati, intimiditi e attaccati con campagne di disinformazione mirate in tutto il mondo. Ciò minaccia i diritti democratici fondamentali e lo Stato di diritto, anche in Europa. Particolarmente sconvolgente è il caso del contadino Ding Yuande della provincia cinese dello Shandong. Nel 2023 è stato condannato a tre anni di reclusione solo per la sua fede e da allora è detenuto sotto tortura, lavaggio del cervello e lavori forzati. Suo figlio, l’attivista per i diritti umani Ding Lebin, è perseguitato dal regime cinese anche in Germania.
I processi farsa come quello di Ding Yuande sono espressione di una spietata volontà di annientamento. L’UE deve perseguire penalmente le repressioni transnazionali e impegnarsi a favore di un’indagine indipendente sulla persecuzione del Falun Gong e sul prelievo di organi da parte dello Stato, anche in relazione ad altri gruppi di vittime come gli uiguri, i tibetani e i cristiani.
L’APM/GfbV accoglie con favore la risoluzione del Parlamento europeo (2024/2504(RSP)) e la legge statunitense “Falun Gong Protection Act (H.R.1540)” per la protezione del Falun Gong, ma chiede misure più incisive. Ogni secondo di questo crimine è un peso intollerabile per l’umanità. I responsabili non possono continuare a rimanere impuniti. La GfbV chiede l’immediato rilascio di tutti i praticanti del Falun Gong detenuti e la fine della repressione transnazionale. La Cina deve essere chiamata a rispondere del rispetto dei suoi obblighi in materia di diritti umani.