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Giornata Internazionale dei Diritti Umani (10 dicembre): i diritti umani restano una lotta quotidiana

Bolzano, Göttingen, 5 dicembre 2023

Giornata Internazionale dei Diritti Umani

Nella Giornata internazionale dei diritti umani del 10 dicembre, l’Associazione per i popoli minacciati (APM) ricorda l’universalità indissolubile della Dichiarazione universale dei diritti umani, proclamata 75 anni fa. Le persone devono ancora lottare per i diritti a cui hanno indiscutibilmente diritto. È una lotta quotidiana, soprattutto per i membri delle minoranze etniche e religiose e per le popolazioni indigene. Per esempio, l’attivista e avvocato Masai Joseph Oleshangay si batte contro le espulsioni violente delle comunità Masai nel nord della Tanzania. Questi crimini in nome della conservazione della natura dimostrano che non sono solo gli Stati autoritari a compromettere, violare e infrangere i diritti umani. Joseph Oleshangay riceverà il premio per i diritti umani della città di Weimar per la sua lotta il 10 dicembre.

Oleshangay si batte da anni per i diritti delle comunità Masai nelle riserve naturali di Ngorongoro e Loliondo, nel nord del Paese. Lo stile di vita dei Masai è da anni sotto pressione. Il loro bestiame viene confiscato e venduto se i pastori non hanno abbastanza denaro per riscattarlo dalle autorità di conservazione. Questo impoverisce sistematicamente le comunità Masai. Se non possono permettersi di comprare il bestiame, uomini d’affari intraprendenti ne approfittano acquistandolo a prezzi stracciati. Nel frattempo, ai Masai viene chiesto di pagare prezzi esorbitanti. I Masai di solito si guadagnano da vivere vendendo le loro mucche. Tuttavia, se queste vengono confiscate, non sono in grado di raccogliere i fondi per pagarle.

Joseph Oleshangay rappresenta i Masai in innumerevoli cause giudiziarie. Così facendo, dà loro la possibilità di essere partecipi dello Stato di diritto. Solo nell’ultimo anno, Oleshangay ha intentato oltre 10 cause che hanno portato al rilascio di 159 Masai arrestati illegalmente dalle forze di sicurezza tanzaniane durante le proteste contro gli sfratti violenti dalle loro terre d’origine. Solo di recente, è riuscito a far dichiarare illegale lo sfratto dei Masai dalla zona di confine del Parco nazionale del Serengeti dalla Corte d’appello dell’Africa orientale. Joseph Oleshangay sta lottando con coraggio e senza paura per l’autonomia dei Masai, mettendoli in rete in Tanzania nella lotta contro il loro stesso governo, che li sta sfrattando con il pretesto della conservazione della natura.